sabato 21 maggio 2016

SARANNO GIRONE H - VULTUR RIONERO - Della Luna: "Un'annata storica, Non ci penserei due volte a rimanere"

Il portiere Luigi Della Luna (fonte foto: Michele Salvatore)



E' stata una stagione veramente formidabile quella appena conclusa dalla Vultur Rionero che, strameritando, ha vinto il campionato di Eccellenza Lucana, assicurandosi così l'opportunità di giocare in Serie D il prossimo anno. Un cammino trionfale quello dei bianconeri che non hanno veramente avuto rivali in questa stagione.
"Con la mente fredda sicuramente mi viene da dire che è stata una annata che sicuramente rimarrà nella storia e non solo di quella rionerese - confessa l'estremo difensore Luigi Della Luna - abbiamo praticamente vinto tutto quello che era possibile vincere a livello regionale. Peccato solo per la Coppa Italia a livello nazionale, ma va bene così".
Il portiere classe 92', dopo un brutto infortunio che lo ha tenuto fuori diversi mesi, è poi stato determinante per la promozione dei lucani in Serie D, una categoria in cui ha già militato con la maglia del Potenza e che potrebbe rivederlo protagonista nella prossima stagione.
"A livello personale diciamo che poteva andare un pizzico meglio - conclude Della Luna - purtroppo ho avuto un infortunio a settembre che mi ha lasciato fuori dai campi per 3 mesi. Sono rientrato a fine girone di andata e fortunatamente mi sono preso le mie soddisfazioni con la finale di Coppa e giocando ad un livello abbastanza alto anche in campionato, quindi diciamo che la macchia nera della stagione è stato soltanto questo infortunio. Sicuramente la Serie D è una categoria che vorrei rifare con la speranza di rilanciarmi nuovamente in un giro in cui sono uscito due anni fa. Se la Vultur dovrebbe presentarmi un buon progetto, non ci penserei su due volte nell'accettare".


IL PUNTO SUL GIRONE H - Pietro Scognamiglio: "Virtus meritatamente vittoriosa. Il Fondi poteva fare di più. Per i playoff dico Taranto"

Il giornalista Pietro Scognamiglio



Manca ormai pochissimo e tutti i verdetti di questo bellissimo Girone H saranno finalmente definitivi, con playoff e playout ancora da giocarsi. Prima però di sapere come andrà a finire, abbiamo voluto tracciare un bilancio di quest'annata con Pietro Scognamiglio, giornalista professionista che ha seguito tutto il campionato per Radio Carina e Carinatv. Chi meglio di lui dunque per poter commentare la stagione appena conclusa, tra sorprese, delusioni e conferme.


- Alla fine a spuntarla per la vittoria del campionato è stata la Virtus Francavilla, te lo saresti aspettato a inizio stagione? 

Senza dubbio. Per qualità dell’organico e struttura organizzativa era la grande favorita, insieme al Fondi. Calabro è un tecnico che farà certamente strada e ha avuto la fortuna di lavorare con uno staff all’altezza, con un folto gruppo di giocatori già plasmati nella stagione dell’Eccellenza e con alle spalle una società che ha le potenzialità per arrivare in serie B. Fattore favorevole anche la tranquillità dell’ambiente: nel cuore del girone di ritorno, per una crisi di risultati ma non di gioco, la Virtus ha vissuto un momento difficile aprendo una parentesi di due vittorie in nove partite. Una situazione del genere sarebbe diventata esplosiva in tante grandi piazze, lì ambiente e società hanno protetto la squadra in vista dello sprint finale. 

- Chi è stata per te la grande delusione di quest'anno e chi invece la grande sorpresa? 
Il Fondi innegabilmente ha rappresentato la più grande delusione guardando al campionato, ma può arrivare comunque in Lega Pro dalla porta di servizio anche grazie al successo in Coppa Italia. Con quel budget la squadra poteva essere costruita molto meglio, specie nel reparto difensivo. Mariani in ogni caso ha messo diverse cose a posto e merita la riconferma. La sorpresa più positiva – al netto dell’ultimo periodo non ottimale – è il Nardò. Il lavoro di Ragno è stato eccellente, con una squadra costruita senza le risorse economiche delle big e con tanti giocatori in cerca di rilancio. La stagione del Nardò mi ricorda un po’ quella del Potenza di Giacomarro edizione 2014-’15, arrivato a giocarsi la vetta andando oltre le più rosee aspettative. Non definisco sorpresa il Francavilla in Sinni, perché ormai è da considerarsi una delle realtà più consolidate della categoria. 

- Domani si giocheranno le sfide dei playoff, chi vedi favorito per la vittoria finale nel girone? 
Il Taranto per diverse ragioni. Il secondo posto rende più agevole il cammino, insieme al fattore campo. Le motivazioni poi faranno la differenza: la partita del ripescaggio diventa fondamentale per il club dei presidenti Zelatore e Bongiovanni. Una finale del girone tra il Taranto e il Francavilla di Lazic sarebbe molto interessante. 

- Domani andranno di scena anche i playout, chi pensi che la spunterà e perché? 
Il San Severo ha il vantaggio del fattore campo e del piazzamento, ma occhio al Serpentara. La squadra di Foglia Manzillo vive un momento di forma migliore, continua a esprimere buon calcio ed è proiettata mentalmente sullo spareggio per non retrocedere da tante settimane. Il San Severo invece è precipitato nei play-out all’ultima giornata, scivolando inaspettatamente a Bisceglie. Non escluderei il colpo esterno dei laziali. 

- E' stato un girone H equilibrato e duro come non mai, livellato in basso o in alto secondo te? 
Certamente livellato verso l’alto. E’ un dibattito che ha diviso tanti addetti ai lavori durante questa stagione, ma credo di parlare con cognizione di causa per aver visto tantissime partite, dal vivo o in video. La misura di quanto sia stato difficile la dà il cammino nel girone di ritorno di squadre come Marcianise, Serpentara e Picerno, che hanno viaggiato a ritmo da play-off facendo vedere anche bel calcio e fermando più volte le grandi. Il livello degli allenatori è cresciuto tantissimo: quasi tutti cercano di costruire il gioco, lavorano con la match analysis e studiano gli avversari. Parlare di campionato scarso significa mancare di rispetto, ingiustamente, a chi ha fatto grandi cose per lottare per il vertice.


venerdì 20 maggio 2016

APRILIA - Esposito: "Ci è mancata un pò di convinzione. Pronto a restare anche in Eccellenza"

Il difensore Giovanni Esposit (fonte foto: Savio Salerno)



Il verdetto è stato amaro, anzi amarissimo per l’Aprilia che, inserita quest’anno nel difficilissimo Girone H, è retrocesso in Eccellenza. E’ mancata qualcosa ai biancocelesti per giocarsi almeno i playout, forse un po’ di esperienza, un  po’ di fortuna, fatto sta che i laziali però non sono riusciti a mantenere la categoria.
“Purtroppo è arrivata la retrocessione – ammette il centrale Giovanni Esposito - c'è delusione per questo risultato, ripensando alle prestazioni fatte in questo campionato personalmente meritavamo di raccogliere qualche punto in più. Sicuramente ci è mancato qualche giocatore di esperienza che in questo torneo serviva come il pane. È mancata anche un po' di convinzione in più nelle nostre qualità”.
L’annata del centrale napoletano è stata veramente ottima e tra l’altro impreziosita da 10 gol, niente male per chi di mestiere invece non deve farne prendere. Con l’Eccellenza però le strade del difensore classe ’85 potrebbero anche separarsi, ma non è detta l’ultima parola.

“Di certo non capita tutti gli anni vedere un difensore arrivare in doppia cifra – conclude Esposito - ovviamente fa piacere. Comunque ringrazio la squadra che mi ha permesso di battere tanti rigori e fare tanti gol. Sul futuro posso dire che sono due anni che sto qui ad Aprilia e sono stato non bene ma benissimo. Vedremo che categoria farà l’Aprilia l’anno prossimo e che progetto avrà, valuterò tutte le offerte che mi arriveranno con la massima serenità. E’ ovvio che ogni giocatore punta al massimo delle categorie, ma se l’Aprilia mi vorrà anche in Eccellenza non ci saranno problemi a rimanere”.


POMIGLIANO - Alfano: "Campionato difficile e bello. Mi farebbe piacere rimanere"

Il centrocampista Gerardo Alfano in un contrasto di gioco con Oliveira (fonte foto: Emmanuele Mastrodonato)



Poteva andare sicuramente meglio, ma alla fine il campionato del Pomigliano non è comunque da buttare. In un girone equilibrato e difficile come quello H di quest’anno i granata hanno ben figurato, sfiorando di un soffio i playoff
“E’ stato un campionato veramente difficile e bello – ammette il centrocampista Gerardo Alfano – dove si sono affrontate tutte squadre forti ed . Si sono visti tanti giocatori di esperienza e tanti giovani forti che hanno fatto veramente bene. Noi a Pomigliano abbiamo fatto buone cose, stavamo per giocarci il campionato, ma poi a causa di alcune vicissitudini siamo arrivati al 6^ posto. Possiamo comunque ritenerci soddisfatti per la stagione appena conclusa”. 
I rammarichi sono e saranno tanti, perché nella prima parte di stagione il Pomigliano era tra le primissime della classe, poi nel ritorno invece tutto si è stravolto, davvero un grande peccato
“Purtroppo il calcio è così: abbiamo giocato male qualche partita, ci sono venuti contro alcuni risultati e siamo entrati in una serie di pareggi dove non siamo riusciti a risalire la china. Il rammarico ci sta perché la squadra era forte e poteva lottare con le prime, non eravamo ai livelli della Virtus Francavilla o del Taranto, ma sicuramente potevamo arrivare nei playoff”. 
Il centrocampista ex Cavese ha portato la sua grande esperienza tra le fila dei campani e sicuramente, viste le grandi qualità, sarà ambito da molte società da qui a qualche mese, ma il mediano classe ’82 non si preclude niente, nemmeno di rimanere un altro anno a Pomigliano
“Dal punto di vista personale sono soddisfatto – conclude Alfano – ho fatto bene e penso di aver aiutato tanti giovani a crescere. Fisicamente sono stato sempre bene, ma purtroppo poi quando non riesci a lottare per vincere alla fine rimane il rammarico sia di squadra che personale. Parlare del mio futuro ora è presto e prematuro, quindi ancora c’è tempo. Mi farebbe piacere rimanere a Pomigliano perché è una società serissima, con un presidente straordinario. In questo momento sto in attesa: io posso avere delle richieste, loro mirare ad altri giocatori e quindi il calcio è così”.



giovedì 19 maggio 2016

VIRTUS FRANCAVILLA - Presidente Magrì: "Lavoreremo anche giorno e notte per portare a termine i lavori"

Il presidente Antonio Magrì



"La soluzione che stiamo percorrendo è quella di giocare a Francavilla". Sono state queste le prime parole del presidente Antonio Magrì che, nella giornata di ieri, ha convocato una conferenza stampa inerente alla questione stadio per la prossima stagione.
"Non è una soluzione facile - continua il massimo dirigente biancoazzurro - perchè ci sono dei lavori inderogabili che devono essere effettuati entro il 13 di giugno, dato che il 15 dovremmo presentare l'altra documentazione e poi ci sarà anche l'altro sopralluogo. Questi lavori sono abbastanza impegnativi, ovvero la numerazione di tutti i posti, ampliare il settore ospiti, la videosorveglianza, le zone di prefiltraggio ed infine c'è il discorso della sala antidoping".
Filtra dunque  in casa pugliese che, a questo punto, potrebbe davvero accogliere la Lega Pro al "Giovanni Paolo II", senza dover invece emigrare a Brindisi o a Martina Franca.
"Per accelerare i tempi noi come società ci faremo carico di questi lavori - conclude il presidente Magrì - anticiperemo questi costi e poi chiaramente questi costi in accordo con l'amministrazione comunale verranno recuperati. L'amministrazione stanzierà all'incirca una somma intorno ai 600.000 € e noi faremo tutto il possibile, lavorando anche giorno e notte per portare a termine i lavori".




ISOLA LIRI - Franzese: " Ora mi rendo conto di cosa abbiamo fatto. Potrei rimanere"

Il difensore Roberto Franzese (fonte foto: Savio Salerno)


Parlare di difficoltà e problematiche in questa stagione per l'Isola Liri sembra quasi un eufemismo, ma alla fine quello che conta è il risultato finale e i laziali l'hanno puntualmente raggiunto, ottenendo una grande salvezza.
"Adesso mi sto rendendo ancor di più conto di ciò che abbiamo fatto - commenta il centrale Roberto Franzese - è stato un anno durissimo sotto il profilo mentale, ma alla fine siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo minimo della salvezza".
Probabilmente i biancorossi potevano fare di più, ma ormai è troppo tardi per pensare a quello che poteva essere ed invece non è stato.
"A dire il vero c'è un pizzico di rammarico, perchè con un briciolo di società avremmo potuto fare qualcosina in più. Va dato merito però ad alcuni imprenditori locali che nel loro piccolo ci hanno aiutato, anche se tuttora con i rimborsi siamo fermi a novembre. Chiaramente essendo una squadra giovane, per alcuni mesi non abbiamo saputo gestire bene la situazione e abbiamo pagato in alcune partite. E' una cosa che ci sta però, dato che poi ci siamo ricompattati e siamo riusciti a salvarci".
Il difensore napoletano ha vestito per il terzo anno la maglia biancorossa, risultando determinante per la salvezza dei laziali. Per il futuro bisognerà valutare bene, ma il destino del centrale classe '80 potrebbe essere ancora ad Isola Liri.
"Parto dal presupposto che si può sempre fare di più - conclude Franzese - però ho totalizzato 29 presenze e 2 goal quindi non male. Ho fatto due anni ad Isola Liri, poi uno diviso tra Termoli ed Olbia e poi sono ritornato ad Isola. Io mi trovo bene, non posso negarlo, tre anni non si passano a caso nella stessa società. Se ci dovessero essere chiarezze societarie e a quest'ultimi farebbe piacere il mio contributo non vedo perchè non dovrei rimanere".


SARANNO GIRONE H - HERCULANEUM - Squillante si allontana, spunta Feola per la panchina"

L'allenatore Vincenzo Feola (fonte foto: www.resportweb.it)



Nonostante la grandissima vittoria del campionato, in queste ore sembrano allontanarsi i destini di mister Squillante e dell'Herculaneum. Se la riconferma del tecnico ex Gladiator sembrava nelle scorse settimane solamente una formalità, ora le carte in tavola sono cambiate, tanto che la società granata sta iniziando a guardarsi intorno e pare, da alcune indiscrezioni di mercato, di aver individuato in Vincenzo Feola il giusto sostituto. L'allenatore quarantottenne quest'anno ha avuto una brevissima parentesi sfortunata con il Pomigliano, ma nelle due precedenti stagioni era stato alla guida del Savoia e dell'Akragas, ottenendo due strepitose promozioni



TORRECUSO - Pastore: "Potevamo fare qualcosa in più. A Torrecuso mi trovo benissimo".

L'attaccante Pietro Pastore (fonte foto: Savio Salerno)



Mai probabilmente si era visto in questo Girone H così tanto equilibrio, sia in in testa che in coda, con praticamente quasi tutte le squadre che si sono dovuti giocare i propri obiettivi sino all'ultima giornata. Così è accaduto anche al Torrecuso che, proprio sul filo del rasoio, ha potuto festeggiare la salvezza.
"Sinceramente potevamo fare qualcosa in più di una salvezza tranquilla - confessa il bomber Pietro Pastore - anche perchè in fin dei conti non è stata tranquilla, dato che è arrivata all'ultima giornata e c'era il rischio di giocare i playout. Penso che quest'anno sia stato un campionato equilibrato sia in alto che in basso, forse il più duro negli ultimi 10 anni".
Un campionato veramente duro dove però Pastore però ha fatto benissimo, mettendo a segno la bellezza di 17 reti, niente male per un trentaseienne che però ha ancora grandissima voglia di far bene e e mettersi in gioco, chissà se ancora con la maglia del Torrecuso.
"Personalmente sono soddisfatto - conclude Pastore - anche se nell'ultima parte della stagione ho avuto qualche problemino fisico che mi ha condizionato, mi faceva piacere toccare quota 20 ma va bene lo stesso, spero di riprovarci il prossimo anno. Sul futuro posso dire che questa settimana avremo la cena di fine anno, non so quali sono i programmi del Torrecuso. Io ho una famiglia e vivo di calcio e se avrò qualche chiamata altrove chiaramente farei le mie valutazioni, anche se a Torrecuso mi trovo benissimo".


mercoledì 18 maggio 2016

FRANCAVILLA IN SINNI - Presidente Cupparo: "Una grande occasione i playoff. Per il ripescaggio vedremo in seguito"

Il presidente Antonio Cupparo (fonte foto: Savio Salerno)



La stagione dei record e della storia è terminata da poco più di una settimana per il Francavilla, ma ora i sinnici hanno l’opportunità di scrivere altre pagine indelebili, avendo la possibilità di giocarsi i playoff per la prima volta da quando militano in Serie D.
“Chiaramente è un’occasione che non sappiamo se e quando si può ripetere – ammette il presidente Cupparo - quindi cercheremo di sfruttarla e di giocarci il tutto per tutto in questa prima partita e poi eventualmente nella finale, perchè è chiaro che già abbiamo perso diversi treni quest’anno, primo fra tutti la Coppa Italia, uscendo con chi poi ha vinto alla fine e soprattutto il treno diretto per la Lega Pro, perché a mio parere avevamo tutte le carte in regola per cercare la promozione diretta".
Alla fine i rossoblù hanno conquistato un grandissimo terzo posto che gli permetterà di avere un leggero vantaggio contro il Nardò, dato che basterebbe anche un pareggio, ma i granata sono un avversario veramente molto ostico da affrontare.
“Secondo me sarà una partita molto ma molto difficile, perché mentre in campionato, anche se è un scontro al vertice, è comunque una partita che rimane fine a sé stessa, nel senso che comunque poi si guarda al prosieguo del campionato, guardi alle partite successive quindi non c’è l’assillo del risultato diciamo così per forza. In questi casi invece per andare avanti bisogna vincere dato che è una partita secca e quindi non hai una seconda possibilità, non hai modo di poterti rifare in partite successive e per forza di cose devi giocarti tutte le tue carte e giocartele bene durante questi novanta o centoventi minuti. E’chiaro però che non puoi affrontare una squadra come il Nardò con il pensiero di portare a casa un pareggio e passare il turno perché siamo piazzati meglio in classifica, dato che con squadre di questo tipo sicuramente perdi”.
Vincere i playoff permetterebbe di avere un posto di assoluto rilievo nella graduatoria dei ripescaggi per la Lega Pro, un problema che però non sembra assillare per ora il presidente Cupparo.

“Onestamente non ci abbiamo proprio pensato ancora – conclude il massimo dirigente rossoblù – siamo abituati a porci i problemi nel momento in cui si presentano. Per ora noi siamo una delle quattro partecipanti ai playoff e quindi non abbiamo programmato niente, mentre è normale che a Taranto facciano questo tipo di ragionamenti, dato che sono una piazza importante a cui sta stretta la Serie D. Loro si stanno muovendo in anticipo mentre noi andremo valutare questa situazione quando si concretizzerà in modo reale, per adesso è inutile fare dei ragionamenti basati sui se o sui ma”.


VERSO SAN SEVERO-SERPENTARA - Strumbo: "Ci aspetta una partita difficilissima, ma noi siamo tranquilli"

Il difensore Gerardo Strumbo (fonte foto: Savio Salerno)



C'è da completare un'impresa, è inutile negarlo, perchè retrocedere proprio ora sarebbe dolorosissimo, vista la strepitosa rincorsa che ha fatto il Serpentara, guadagnandosi a suon di vittorie e ottime prestazioni l'opportunità di disputare i playout.
"Nei tre mesi in cui non c'ero il Serpentara non aveva ottenuto nemmeno una vittoria - confessa il centrale Gerardo Strumbo - poi abbiamo conquistato una grande vittoria contro il Gallipoli a metà dicembre, dando il via a quella che è stata una grande impresa. Eravamo a 7 punti ed ora abbiamo chiuso il campionato a 41 punti, facendo un girone di ritorno veramente ottimo"
Domenica però bisognerà andare a San Severo, in una sfida che si preannuncia veramente caldissima e molto ma molto dura, perchè entrambe le compagini si giocano tantissimo, anzi tutto.
"Un mese fa abbiamo vinto 3 a 1 a San Severo - conclude Strumbo - ma sappiamo benissimo che questa volta sarà ancora più difficile, dato che si tratta di una sfida da dentro fuori essendo un playout. Sarà sicuramente una partita molto tattica ed una vera e propria guerra, sportivamente parlando. San Severo è una piazza molto calda e quindi verranno spinti molto anche dal pubblico, ma noi siamo tranquilli e stiamo preparando la partita in settimana nel migliore dei modi".

PICERNO - Ioime: "Non mi sento retrocesso. Sceglierei Picerno in qualsiasi categoria"

Il portiere Raffaele Ioime (fonte foto: Michele Salvatore)


Non è bastata la grande rincorsa nel girone di ritorno per il Picerno che alla fine è retrocesso in Eccellenza senza dover disputare nemmeno i playout. Nella seconda parte di stagione i lucani hanno viaggiato al ritmo delle big, ma i troppi pochi punti alla fine non sono comunque valsi la permanenza in Serie D.
"E' veramente un peccato questa retrocessione - ammette l'estremo difensore Raffaele Ioime - perchè io penso che il Picerno e i picernesi avrebbero meritato almeno la possibilità di giocarsi i playout. Purtroppo sono stati fatti troppi pochi punti nel girone d'andata, questo non è uno scarica barile, però se avessimo avuto qualche punto in più a disposizione probabilmente ci saremmo giocati i playout. Io personalmente non mi sento retrocesso, perchè in 18 partite che ho fatto ne ho perse solamente quattro. Forse è anche una questione mentale perchè non voglio accettare la retrocessione, ma la realtà dei fatti dice questo. Abbiamo fatto un gran cammino nel girone di ritorno ed è stato veramente un peccato".
Il numero uno napoletano vanta esperienza importantissime in carriera e quindi ha solamente l'imbarazzo della scelta per il prossimo anno, anche se a prevalere sulla sua futura scelta potrebbero essere ragioni di cuore.
"Nella mia vita calcistica ho avuto l'opportunità di giocare in tutte le categorie - conclude Ioime - dall'Eccellenza alla Serie A. Picerno è stata una realtà bellissima, per la società sana che ho trovato e per le persone splendide che ci hanno accompagnato in questo percorso. Io tornerei subito a Picerno, ma allo stesso tempo la mia ragazza sta a Milano e quindi avevamo intenzione di avvicinarci. Vorrei rimanere a Picerno con tutto il cuore, ma ho altri aspetti della mia vita personale da valutare. Qualora ci fosse la possibilità di ritornare a Picerno e di trovare una combinazione tra la vita privata e quella lavorativa, io sceglierei Picerno che sia in Eccellenza o in Serie D.



BISCEGLIE - Ola: "La salvezza come la vittoria del campionato. Non ho mai parlato così tanto nello spogliatoio"

Il difensore Daniel Ola (fonte foto: Emmanuele Mastrodonato)



E' stata una stagione diametralmente opposta quella vissuta dal Bisceglie, con i neroazzurri che erano partiti con ambizioni di altissima classifica, salvo poi smantellare tutto l'organico a dicembre affidandosi a tanti ragazzi che, nonostante tutto, sono riusciti a portare a casa una straordinaria salvezza.
"Eravamo partiti con un organico importante - ammette il centrale Daniel Ola - che non dico poteva vincere il campionato, ma poteva lottare per le posizioni di vertice. A dicembre però la società ha avuto delle difficoltà e ha dovuto mandare via molti giocatori grandi. Sono rimasto solamente io e sono arrivati tanti ragazzi giovani ma alla fine è una grandissima soddisfazione aver ottenuto la salvezza dopo tutte queste problematiche".
Il difensore ghanese è stato l'unico a proseguire l'intera stagione con la maglia del Bisceglie, facendo da vera e propria chioccia per tutti i ragazzi. Un grande leader dunque che è stato determinante dentro e fuori dal campo.
"Per me è una soddisfazione enorme e devo dire che questa salvezza è stata come vincere di nuovo il campionato. Nella mia carriera non ho mai parlato così tanto come ho fatto in questo girone di ritorno, perchè per ottenere qualcosa dai giovani di oggi c'è il bisogno di fargli capire determinate cose sia fuori che dentro al campo".
Vista la sua grandissima esperienza le offerte per il prossimo anno non tarderanno ad arrivare e molte compagini a breve si faranno avanti per accaparrarsi uno dei centrali più forti dell'intera categoria, come dimostrato ampiamente in questa stagione.
"Il mio contratto tra pochi giorni scade - conclude Ola - e a Bisceglie ancora non si sa cosa si farà. L'anno scorso ad Andria ho avuto spesso dei problemi muscolari, perchè sono partito tardi non facendo il ritiro. Uno come me, con il fisico che ha, la preparazione deve farla per forza, quindi per questo motivo nella passata stagione ho giocato solo 19 partite. In questa stagione invece ho giocato 31 partite e sono riuscito sempre a giocare 90 minuti senza avere problemi fisici. E' stato un campionato molto bello e sono contento del contributo che ho dato al Bisceglie, ma ora sto guardando al futuro e alla mia prossima squadra".


martedì 17 maggio 2016

PROGREDITUR MARCIANISE - Moccia: "Campionato bellissimo. La Viareggio Cup un'esperienza importante"

L'attaccante Salvatore Moccia (fonte foto: Daniele Nestola)



E' stato un campionato veramente sopra le righe quello del Progreditur Marcianise che ha ottenuto senza grossi patemi la salvezza sfiorando addirittura i playoff. Un'annata veramente straordinaria per i ragazzi di mister Campana, nonostante i tanti detrattori che ad inizio stagione pronosticavano una retrocessione
"È stato un campionato bellissimo - ammette l'attaccante Salvatore Moccia - sopratutto il girone di ritorno dove siamo partiti in basso e siamo arrivati a fare quasi i playoff. Abbiamo un pò di rammarico perchè prima della sfida con il Gallipoli eravamo al sesto posto, poi perdendo abbiamo pensato alla salvezza tralasciando ogni possibilità di arrivare a fare i playoff".
Per l'esterno classe '97 è stata una stagione strepitosa, impreziosita dalla chiamata della Rappresentativa di Serie D per la Viareggio Cup, torneo di grande prestigio e risalto nazionale.
"Non mi piace valutare me stesso - conclude Moccia - penso solo che grazie a tutto il Marcianise sono riuscito a fare il Viareggio, ma senza di loro non avrei fatto nulla. Il Viareggio per me è stata un'esperienza importantissima e ci tengo a precisare che la mia convocazione la devo altre che al Marcianise ad un'altra persona importante che è il mio procuratore, il quale non mi ha fatto mai mollare nei momenti più brutti".

RAPPRESENTATIVA SERIE D GIRONE H - Ancora una chiamata per il classe '98 De Santis

L'attaccante Vincenzo De Santis (fonte foto: Savio Salerno)



In vista del Torneo Juniores Cup che si disputerà in Versilia dal 29 maggio al 2 giugno, la Rappresentativa Serie D Girone H, dopo l'amichevole della scorsa settimana contro il Manfredonia, disputerà questa volta un test contro una formazione del Benevento Calcio nella giornata di domani. Il selezionatore Biagio Peluso, ancora una volta, ha scelto di chiamare il giovane classe '98 Vincenzo De Santis, in forza al Francavilla in Sinni.


Di seguito la lista completa: TRISTANO (BISCEGLIE), PODO (NARDO') COPPOLA (TORRECUSO), CASTIGLIEGO (MANFREDONIA), CASTRIOTTA (MANFREDONIA), PIRAZZI (APRILIA), IURATO (GALLIPOLI), PORTACCIO (GALLIPOLI), MASTROMATTEI (ISOLA LIRI), FERRARESE (VIRTUS FRANCAVILLA), MONOPOLI (VIRTUS FRANCAVILLA), ABATEMATTEO (VIRTUS FRANCAVILLA), PATIMO (VIRTUS FRANCAVILLA), VENZA (VIRTUS FRANCAVILLA), DE SANTIS (FRANCAVILLA IN SINNI), ABAGNALE (TURRIS), SCARPA (POMIGLIANO), BARRA (POMIGLIANO), ESPOSITO (POMIGLIANO)



POTENZA - Liccardi: "Potevamo fare meglio. Potenza una grande piazza, spero di rimanere"

Il difensore Vincenzo Liccardi (fonte foto: Savio Salerno)



Non è stata una stagione facile quella del Potenza, tra il ritardo per quanto riguarda la programmazione, i cambi di allenatore e qualche dissidio tra la squadra e i tifosi. La salvezza alla fine però è arrivata, ma l'impressione è che si poteva fare qualcosa in più.
"Si può fare sempre meglio - confessa il difensore Vincenzo Liccardi - noi abbiamo dato il massimo per raggiungere il nostro obbiettivo, ovvero la salvezza. Io penso sia stata una ottima stagione, ci siamo saputi rialzare perfettamente nei momenti più brutti grazie al nostro spirito di squadra. Il fattore ambientale penso abbia influito tanto, perché diciamo il calcio senza tifo perde la propria anima e sono sicuro che con il giusto tifo avremmo avuto una marcia in più. Sul lato tecnico invece a dicembre sono andati via molti componenti importanti che potevano darci una gran mano, mentre altri ne sono arrivati, con la squadra che è stata praticamente rivoluzionata".
Il terzino napoletano, così come lo scorso anno tra le fila della Sarnese, ha vissuto un'annata da protagonista, mettendosi ottimamente in mostra. Ora chissà però se il suo futuro sarà ancora legato al Potenza, oppure il difensore classe '96 cercherà qualche di mettersi in gioco altrove.
"Sono cresciuto molto a Potenza - conclude Liccardi - sia sul lato caratteriale e sia sul lato tattico, grazie al mister ed ai suoi collaboratori. Penso di aver fatto una buona stagione, prenderò tesoro di tutti gli errori che ho fatto per migliorarli sperando di sbagliare sempre di meno per ambire a categorie superiori. Sul futuro invece spero di rimanere, perché Potenza è una grande piazza. Valuterò insieme al mio procuratore se ci sarà una chiamata dalla società".

GALLIPOLI - Russo: "Abbiamo onorato la maglia. Per il futuro non precludo niente"

Il portiere Giovanni Russo (fonte foto: Massimo Coribello)



Il verdetto finale per il Gallipoli è stato duro ed inesorabile, con una dolorosa retrocessione che fa malissimo ai giallorossi. Un risultato brutto che però è stato la logica conseguenza dei tanti problemi avuti in questa annata.
"Io sono arrivato a Gallipoli che c'era ancora qualche speranza per salvarci - confessa il portiere Giovanni Russo - dal canto nostro noi c'è l'abbiamo messa tutta per ottenere la permanenza in Serie D, perchè eravamo un bel gruppo. Purtroppo non ci siamo riusciti ed abbiamo affrontato delle squadre che dovevano vincere il campionato e nonostante questo le abbiamo messe in difficoltà, come la Virtus Francavilla o il Taranto. Siamo arrivati fino in fondo con tanti problemi e dispiace tanto retrocedere, ma noi abbiamo onorato la maglia fino alla fine".
L'estremo difensore ex Matera è arrivato solamente a due mesi dal termine della stagione, dando tutto il suo contributo affinchè il Gallipoli potesse salvarsi. Non ce l'ha fatta, ma le sue qualità non saranno passate inosservate a molti, con il numero uno classe '92 che ora si guarderà intorno alla ricerca di una nuova esperienza nei professionisti o in Serie D.
"Io penso di aver dato una grande mano ai miei compagni - conclude Russo - ho cercato di dare un pò di esperienza ai ragazzi molto giovani. Mi sono immedesimato bene nella categoria, una Serie D dove ho giocato cinque anni fa, quindi sono soddisfatto di quello che ho fatto, ma dispiaciuto però per la retrocessione. Mi reputo una persona umile e quindi per il prossimo anno qualsiasi squadra si faccia avanti con un progetto serio ed importante io sarà pronto a parlarne. Mi piacerebbe ritornare nei professionisti, però non mi precludo niente".


lunedì 16 maggio 2016

DAL NARDO' AL NARDO' CON IL PALLONE D'ORO TRA LE MANI

Il centrocampista Nagib Sekkoum con il "Pallone D'Oro" (fonte foto: Savio Salerno)



Giorno 24 aprile, ore 14:45. Lo stadio "Nunzio Fittipaldi" è gremito come non mai, perchè il Francavilla è atteso dal big match contro il Nardò, un vero e proprio spareggio per la seconda posizione. Pochi minuti prima dell'incontro però la scena se la prende tutta lui: Nagib Sekkoum.
Ebbene si, è stato lui ad aggiudicarsi , il “Pallone D’Oro di Serie D”, ambito riconoscimento ideato dal portale “Tuttocampo.it”che ha avuto un seguito straordinario, con il centrocampista di origini marocchine che alla fine ha primeggiato su diversi candidati ricevendo la bellezza di circa 24.000 voti complessivi. A centrocampo un emozionato Sekkoum non era solo, con lui c'erano i due figli e la moglie, a dimostrazione che quando si è campioni non lo si è solo sul campo ma anche nella vita. Il premio è stato un giusto riconoscimento per uno dei giocatori più forti della categoria, un giocatore che però, dopo la grande emozione della premiazione, si è subito calato nelle vesti del solito leader.
Suggerimento al bacio su calcio da fermo per l'inzuccata vincente di Gasparini e poi punizione decisiva che ha regalato la vittoria al Francavilla, questo è stato Sekkoum nei novanta minuti di gioco.
Ora il destino ha voluto che per la storica semifinale dei playoff di fronte ai rossoblù ci fossero ancora una volta i granata, con il capitano sinnico che, con il pallone d'oro tra le mani, proverà a trascinare il Francavilla nella storia.


MANFREDONIA - La Porta: "Provo tanto orgoglio per il risultato ottenuto. Spero ci siano i presupposti per rimanere"

L'attaccante Antonio La Porta (fonte foto: Lucia Melcarne)


I 49 punti (50 se non consideriamo il punto di penalità) sono stati un bottino strepitoso per il Manfredonia che, nonostante le tantissime difficoltà a livello societario, ha centrato la salvezza arrivando ad addirittura solamente tre punti dai playoff.
"Provo veramente tanto orgoglio, fierezza e felicità per il risultato sportivo ottenuto - ammette l'attaccante Antonio la Porta - è stato un anno molto difficile ma la forza di questo gruppo ha prevalso su ogni tipo di difficoltà. Ho sempre creduto nel potenziale di questa squadra e sarebbe semplice dire che senza i tanti problemi avremmo centrato i playoff, ma sicuramente potevamo giocarcela almeno alla pari con tutti".
Una grande stagione dunque nonostante tutto per i sipontini, con il bomber ex Foggia che si è dimostrato ancora una volta determinante. Un binomio che va avanti da tre anni quello della punta classe 82' con il Manfredonia, ma chissà se potrà continuare.
"Sono soddisfatto a livello personale - conclude La Porta - soprattutto considerato il fatto che ho firmato per il Manfredonia solo a novembre. In fondo quando ti trovi bene in un contesto riesci sempre a dare il meglio. Io sto benissimo a Manfredonia, ma purtroppo solo la mia volontà non è sempre sufficiente. Spero ci siano i presupposti per continuare insieme.


APRILIA - Bortolameotti: "Abbiamo dato comunque il massimo. Per me un'esperienza bellissima".

Il portiere Andrea Bortolameotti (fonte foto: Giorgio Ricci)


I soli 28 punti in classifica sono costati la retrocessione all'Aprilia, un verdetto veramente amaro da digerire per la compagine laziale che, nel difficilissimo Girone H, non è riuscita ad ottenere la salvezza al termine della stagione agonistica.
"Possiamo dire di aver dato il massimo - ammette il portiere Andrea Bortolameotti - anche se potevamo dare ancora di più e forse ci è mancato qualcosa in confronto alle altre squadre che erano sicuramente più organizzate di noi. Rimane il dispiacere della retrocessione per la città e per la squadra"
Il giovanissimo estremo difensore classe '98 però si è ritagliato uno spazio importante in questa stagione e si è sempre ben distinto, niente male per un under che ha ancora tantissimi margini di miglioramento nel prossimo futuro.
"Visto il risultato della retrocessione si poteva fare sicuramente di meglio - conclude Bortolameotti -  ma nonostante ciò ho avuto esperienze bellissime in campi difficili e reputo che il campionato è stato ideale per la crescita di un giovane portiere come me. Per quanto riguarda ora il mio futuro io quest'anno ero in prestito all'Aprilia dalla Roma, quindi ritornerò a luglio in proprietà dei giallorossi e poi vedremo il da farsi".



GRADUATORIA RIPESCAGGI - GRANDE PASSO IN AVANTI DEL FONDI, SALE ANCHE IL TARANTO



C'è chi scende e c'è chi sale. E' quanto accaduto in questi giorni per quanto concerne la graduatoria dei ripescaggi in Lega Pro, con soprattutto il Fondi che, con la vittoria della Coppa Italia di Serie D, si è portato a ridosso del terzetto di testa, mentre sale anche il Taranto, il quale riceverà proprio domenica allo "Iacovone" la compagine laziale, per una sfida che a questo punto avrà davvero un significato ancora più importante. 


Di seguito la classifica aggiornata:


Caronnese 2,16

Lecco 2,11

Campodarsego 2,08

Fondi 2,03

Fano 2

Grosseto 2

Lavagnese 1,95

Frattese 1,94

Cavese 1,89

Montecatini 1,85

Taranto 1,85

Forlì 1,82

Torres 1,82

Rieti 1,82

Olbia 1,82

Gavorrano 1,79

Campobasso 1,79

Francavilla 1,79

Belluno 1,76

Nardò 1,76

Seregno 1,68

Correggese 1,68

domenica 15 maggio 2016

GALLIPOLI - A. Portaccio: "Retrocedere fa sempre male. Annata però positiva a livello personale"

Il centrocampista Andrea Portaccio (fonte foto: Massimo Coribello)



Una retrocessione dolorosa, amara, ma il campo ha detto questo e il suo verdetto non si può invertire. Il Gallipoli dunque non è riuscito a mantenere la categoria, al termine di una stagione veramente tormentata e difficile.
"Retrocedere fa sempre male - ammette il centrocampista Andrea Portaccio - i risultati che si raccolgono a fine anno sono frutto del lavoro svolto in tutta la stagione e quindi se siamo retrocessi vuol dire che qualcosa non è andato come doveva. Retrocediamo a testa alta, perché siamo una squadra molto giovane con un età media di circa 20/21 anni, e abbiamo dimostrato di giocarcela alla pari con tutte, anche con le più blasone, basti pensare che a Francavilla a 10 minuti dal termine eravamo 0-0 nonostante fossimo già retrocessi. Poi ovviamente essendo una squadra troppo giovane, l'esperienza delle altre squadre ha prevalso sulla nostra voglia di far bene".
Tanti problemi a livello societario affrontati dai "galletti", problemi che alla fine sono costati la retrocessione in Eccellenza.
"È inutile negarlo, i problemi a livello societario ci sono stati. Possiamo dire che il nostro campionato è iniziato con 5 giornate di ritardo con un organico assolutamente incompleto. Successivamente con la nuova società il continuo via vai di giocatori non ci ha di certo aiutati, anzi direi che ha destabilizzato un po l'ambiente. Poi una volta che stai li sotto in classifica è molto difficile rialzarsi".
Il centrocampista classe '96, nonostante tutto, è stato uno tra i più positivi tra le fila dei giallorossi.
"La mia annata è stata positiva - conclude Portaccio - sono riuscito a collezionare 34 presenze su 34, che è qualcosa di spettacolare per me. Ho avuto anche il privilegio di realizzare un gol contro il Marcianise e quindi tutto sommato sono contento della mia stagione. La cosa più importante peró era il Gallipoli e evidentemente quello che ho fatto non è bastato. Quindi sono consapevole che devo lavorare per migliorare ancora, sperando in futuro di avere un po più di fortuna, perché quest'anno di fatto ci ha girato le spalle"


SARANNO GIRONE H - El Ouazni: "Non era facile scendere di categoria e vincere. Spero di rimanere"

L'attaccante El Ouazni (fonte foto (Stefano D'Angelo)


Forza e Coraggio, Ctl Campania, Taranto, San Severo, Gelbison, Rieti e Progreditur Marcianise, sono queste le tante squadre di Serie D in cui ha militato El Ouazni, forte attaccante classe '91 che quest'anno, un pò a sorpresa, ha deciso di scendere di categoria e precisamente in Eccellenza Campana con l'Herculaneum. Mai scelta però fu più azzeccata (per entrambe le parti), con i granata che hanno vinto il campionato grazie soprattutto ai gol di El Ouazni (28 le reti complessive tra campionato e Coppa).
"Non nascondo che all'inizio ero molto titubante di scendere in Eccellenza - ammette il bomber ex Taranto - uno perchè avevo molte richieste in serie D e poi perchè scendere e vincere non è mai facile. Determinante però è stato il ds Mignano perchè lo conosco ed è una persona serissima e competente, quindi se è sceso anche lui vuol dire che la società era determinata a vincere. Poi quando ho conosciuto il presidente Mazzamauro e Annunziata ho firmato subito, perchè sono gente che merita palcoscenici importanti".
Un'annata da incorniciare dunque per l'attaccante granata che, conquistata la Serie D sul campo, sicuramente sarà uno dei grandi protagonisti in Quarta Serie nel prossimo campionato, probabilmente ancora con la maglia dell'Herculaneum.
"Personalmente non mi rimprovero niente per questa stagione appena finita - conclude El Ouazni - però potevo fare qualcosina in più se non avessi avuto l'infortunio che mi ha tenuto diverso tempo ai box. Quando vinci e fai bene e soprattutto fai il capocannoniere del Girone sei sotto gli occhi di tutti e ti cercano, ma io sto bene ad Ercolano e con gli ercolanesi. Spero di rimanere perchè Ercolano è una piazza importantissima, ma a decidere è sempre il presidente".

FRANCAVILLA IN SINNI - Marzullo: "Ci mancano addirittura dei punti. Avrei voluto dare una mano in più.

L'attaccante Flavio Marzullo in un contrasco con Marsili (fonte foto: Savio Salerno)



E’ stato un campionato strepitoso quello appena concluso dal Francavilla, c’è poco da discutere o analizzare. In un Girone H equilibrato come non mai i rossoblù hanno centrato i playoff ottenendo il record di punti in Serie D, un traguardo importantissimo, ma probabilmente il bello inizia proprio ora, con gli spareggi per la promozione in Lega Pro che prenderanno in via domenica prossima, con i sinnici che affronteranno al “Nunzio Fittipaldi” il Nardò.

“Da parte nostra ora l’obiettivo è quello di regalare ulteriori soddisfazioni alla società ed ai tifosi – ammette in fantasista Flavio Marzullo – non dimenticandoci però che in questa stagione abbiamo già battuto diversi record: record di punti, miglior piazzamento in Serie D e playoff. Secondo me a noi mancano addirittura dei punti, perché potevamo fare di più, ma allo stesso tempo abbiamo ottenuto un risultato storico. Ora noi vogliamo giocarci questi playoff contro squadre e piazze che sicuramente hanno maggiore blasone di una piccola realtà come Francavilla, ma questa squadra può benissimo puntare al massimo risultato che di arrivare almeno in finale playoff”.
Il “mago”, così è chiamato da tutti Marzullo, è approdato in riva al Sinni durante il mercato invernale, riuscendo a ritagliarsi spazio soprattutto a partita in corso, dando sempre un grande contributo ai rossoblù.
“Appena sono arrivato ho giocato quattro partite dall’inizio – conclude Marzullo – però ero consapevole di entrare in un gruppo forte in una squadra già rodata. Non è facile arrivare a campionato in corso in una squadra che sta andando forte, ma mi aspettavo di dare una mano in più alla squadra. Ho sempre cercato di dare il massimo e comunque sono contento di far parte di questa squadra che ha fatto benissimo in un girone  difficilissimo”.



UNICUSANO FONDI - UNDICI METRI DI FELICITA'

La festa a fine gara dell'Unicusano Fondi (fonte foto: www.unicusanofondicalcio.it)


E' stato il Fondi ad aggiudicarsi la diciassettesima edizione della Coppa Italia di Serie D, battendo in finale l'Oltrepovoghera ai calci di rigore. C'è voluta infatti la lotteria dei rigori per decretare il vincitore, con i rossoblù che alla fine hanno avuto la meglio e possono così festeggiare un traguardo veramente strepitoso, prima di concentrarsi sulla semifinale playoff contro il Taranto.

Di seguito il tabellino dell'incontro:

OLTREPOVOGHERA-UNICUSANO FONDI 0-0 (3-4 dcr)

Oltrepovoghera: Cizza, Iraci, Dragoni, Tonon, Di Leo, Di Placido, Coccu, Poesio (dal 29’st Marijanovic), Artaria (dal 39’st Dolcetti), Buglio, Lanzalaco (dal 18’st Cleur); a disp. Macario, Tomat, Bernazzani, Monopoli, Sabau, Doria; All. Dossena;

Unicusano Fondi: Calandra, Galasso, Mazzei, De Martino, Tommaselli, Pepe, Ramcheski, Catinali, Nohman (dal 40’st Meloni), D’Agostino (dal 35’st Iadaresta), Tiscione; a disp. Saitta, Antonelli, Dinielli, Pompei, Martino, Sterpone, Avallone; All. Mariani

Arbitro: Giovanni Ayroldi (Molfetta)

Note: espulso Catinali per doppia ammonizione, ammoniti Tonon, Buglio, Iraci (O), Pepe, D’Agostino, De Martino (F), allontanato entrambi i tecnici Dossena e Mariani, angoli 2-1; recupero 1′ pt e 4’st, spettatori 600 circa. 
Sequenza rigori: De Martino (F) gol, Buglio (O) parato, Meloni (F) gol, Tonon (O) gol, Pepe (F) gol, Dolcetti (O) gol, Iadaresta (F) parato, Marijanovic (O) gol, Tiscione (F) gol, Di Placido (O) parato


Archivio blog